Via al cantiere per la pista di 1.431 metri

12.06.2012 16:06

La Provincia conferma la disponibilità a cedere il 30% ai “cugini” del Trentino. Pronto anche il bando di gara per il nuovo vettore che sostituirà Air Alps

di Orfeo Donatini

BOLZANO - Doppia decisione ieri in giunta provinciale per il futuro dello scalo aeroportuale di San Giacomo: per un verso è stato dato il via libero definitivo all’allungamento della pista fino a portarla a 1.431 metri, mentre per altro verso è stata confermata la disponibilità della giunta Durnwalder di cedere un 30% delle azioni dell’”ABD”, ovvero della società aeroportuale, alla Provincia autonoma di Trento. Da tempo i presidenti delle due Province, Luis Durnwalder e Lorenzo Dellai, hanno avviato un costruttivo confronto per esaminare la questione, che ora assume forme decisamente concrete. La Provincia di Trento, infatti, potrebbe entrare nella società “ABD”che gestisce l'aeroporto di Bolzano. «Abbiamo offerto a Trento il 30% delle quote - ha spiegato Durnwalder - ora non resta che chiarire i dettagli economici e giuridici della trattativa che potrebbe essere reciprocamente vantaggiosa. Lo scalo diventerebbe un vero e proprio aeroporto regionale - ha sottolineato - e la partecipazione diretta di Trento porterebbe sicuramente una crescita nel numero di passeggeri. Ma non sarebbe evidentemente l’unico beneficio considerato anche che eventuali deficit di gestione avrebbero un impatto meno importante se suddivisi tra le due amministrazioni». Dunrwalder poi non l’ha confermato ufficialmente, ma la speranza è evidentemente che lo scalo bolzanino possa entrare a far parte organicamente di quel sistema aeroportuale del Garda che fa perno sullo scalo “Valerio Catullo” di Villafranca a Verona e di Montichiari a Brescia con la società della quale entrambe le province autonome fanno per altro parte: Trento con il 15,385% e Bolzano con il 6,664% delle azioni . Dal punto di vista più tecnico, invece, la giunta provinciale ha dato ieri il suo definitivo via libera al previsto allungamento della pista, intervento necessario per uno scalo di categoria 2C come quello di San Giacomo. Il progetto prevede che al termine dei lavori la pista di atterraggio e decollo raggiunga i 1.431 metri. «Oltre al prolungamento a nord e a sud - ha concluso Luis Durnwalder - dovrà essere realizzata una zona di sicurezza di circa 250 metri: i terreni di questa fascia devono essere acquistati dalla Provincia, non verranno asfaltati, ma saranno bonificati e rinforzati. Al termine dei lavori quello di San Giacomo sarà un aeroporto più sicuro e più moderno». Se a questi due interventi si aggiunge che Bolzano sta predisponendo anche il bando di gara europeo per individuare il nuovo vettore che dovrà sostituire, alla scadenza della concessione nel prossimo autunno, l’attuale compagnia di volo Air Alps che lo scorso gennaio si è resa protagonista di quella devastante decisione di sospendere per quasi un mese i voli. Scelta obbligata in relazione alle difficoltà finanziarie della società austriaca che tuttavia causò un crollo verticale degli utenti che ancor oggi non sono più tornati ai livelli del dicembre dello scorso anno quando i passeggeri arrivarono a quota 5.026 con un incremento del 24,3% Quelli della Provincia di ieri insomma sono stati due passaggi in qualche misura strategici per garantire uno sviluppo sicuro all’ABD, l’Aeroporto Bolzano Dolomiti, che diversamente, come aveva anticipato l’Enac, più di un anno fa, rischia di chiudere per il numero troppo esiguo dei suoi utenti. 

Alto Adige 12 giugno 2012 

Lo scalo ABD sarà un aeroporto regionale.

10.06.2012 18:16

Accanto alla Provincia di Bolzano potrebbe entrare nel capitale anche quella di Trento.

BOLZANO. Anche la Provincia di Trento potrebbe entrare nella compagine sociale dell’aeroporto ABD di Bolzano. La questione sarà all’ordine del giorno anche della prossima riunione della giunta provinciale di Bolzano lunedì prossimo per definire in prima battuta la quota che potrebbe essere ceduta ai “cugini “ trentini.
Non sarebbe la prima volta che Trento - che è già azionista dell'aeroporto Catullo di Verona con una quota importante - si interessa al trasporto aereo bolzanino considerato che come ente Regione aveva a suo tempo partecipato al capitale della compagnia aerea Air Alps.
«Abbiamo espresso una valutazione preventiva su un'ipotesi che ci siamo impegnati ad approfondire, ma è chiaro che abbiamo bisogno prima di tutto di disporre del quadro finanziario e del piano industriale che ancora non abbiamo»: a dichiararlo ieri è stato il governatore Lorenzo Dellai.

«Trattandosi di un'infrastruttura importante, peraltro utilizzata spesso anche da fruitori trentini - aggiunge Dellai - la particolare attenzione che stiamo riservando all'ipotesi di un nostro diretto coinvolgimento è supportata, oltre che da logiche di collaborazione istituzionale, anche da una visione d'insieme delle soluzioni logistiche che necessitano a territori piccoli, ma al tempo stesso delicati, come i nostri. Qualsiasi decisione definitiva - conclude Dellai - è subordinata all'esame del piano industriale che, come detto, stiamo attendendo».

Per lo scalo di San Giacomo si aprirebbe così una stagione decisamente più consolidata, non tanto e non solo per l’apporto di capitali freschi dal vicino trentino, quanto perchè nel breve periodo sono in arrivo novità per l’infrastruttura con l’allungamento della pista di quei 200 metri necessari per far arrivare e decollare aerei da 70 posti, e soprattutto perchè sta per essere pubblicato il bando di gara per la nuova compagnia aerea che dovrà subentrare alla “disastrata” Air Alps che, come si ricorderà, ha abbandonato il servizio per più di un mese lo scorso gennaio senza fornire alcuna motivazione. Ed a scaldare i motori sono già diverse compagnie aeree, compresa l’altoatesina “Flying Fri El” dei fratelli Gostner.

Alto Adige 10 giugno 2012

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pista lunga

mario66 | 26.06.2012

si sa già quando inizieranno i lavori per l'allungamento della pista... e quando sarà il termine?

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