Alto Adige 19/09/2011 (Aeroporto, in giunta provinciale la pista più lunga)

19.09.2011 21:46

 

Aeroporto, in giunta provinciale la pista più lunga

Approda oggi in giunta provinciale il "piano di rischio" dell'aeroporto di San Giacomo, delibera essenziale per sbloccare il contestato ampliamento della pista

 

BOLZANO. Approda oggi in giunta provinciale il "piano di rischio" dell'aeroporto di San Giacomo, delibera essenziale per sbloccare il contestato ampliamento della pista contro il quale sono già state raccolte decine di migliaia di firme. La delibera che verrà approvata oggi è quella che contiene tutte le prescrizioni e soprattutto limitazioni urbanistiche che dovranno essere inserite nei piani di sviluppo dei Comuni di Bolzano, Laives e Vadena. 

Si tratta del passo deciso per consentire, come detto, il successivo via libera all'ampliamento della pista che stando alle prescrizioni dell'Enac dovrà sottostare alle più severe normative della classificazione 3/4 e non più 2/c come avveniva fino ad ora. Dopo aver approvato lo scorso marzo il piano di sviluppo dell'"ABD" - non senza una profonda spaccatura nella Stella alpina con Laimer e Kasslatter Mur che hanno votato contro la delibera dell'assessore ai trasporti Widmann - ora la giunta provinciale completa un ulteriore tassello, mentre nel frattempo sono stati ultimati i nuovi parcheggi e il nuovo terminal. 

La pista sarà allungata di 104 metri (passerà da 1.296 a 1.400 metri) e questo permetterà anche ad aerei da 80 posti di atterrare senza problemi. In più bisognerà però adeguare le strisce di sicurezza a nord e a sud, attualmente di 150 e 140 metri. Verso nord (direzione zona industriale di Bolzano) l'Enac prescrive una fascia di sicurezza di 300 metri, verso sud (direzione Laives) di 250. Naturalmente nell'area di uno scalo aeroportuale non ci si può limitare alle fasce di sicurezza te
cniche, ma anche sotto il profilo urbanistico si debbono introdurre una serie di vincoli, ad esempio sull'altezza degli edifici più prossimi, sulla viabilità e la predisposizione di tutti i protocolli di emergenza. 

Non è escluso che anche questo passaggio possa suscitare nuove divisioni in giunta risollevando la protesta popolare che si è già tradotta in quelle decine di migliaia di firma raccolte per dire no all'ampliamento. Paladina della protesta era stata la consigliere, ora presidente del consiglio regionale, Svp Rosa Thaler Zelger alla testa di una forte pattuglia di amministratori della Bassa Atesina.

 

Alto Adige 19/09/2011