Charter, 3700 passeggeri in due mesi

01.04.2012 09:41

Boom dei voli per il Sud Italia: 90 fra giugno e luglio. Riempiti all’80%

di DAVIDE PASQUALI

 

BOLZANO. Nati cinque anni fa, i voli charter turistici da Bolzano per il Sud Italia sono veramente decollati soltanto l’anno scorso, con l’introduzione degli aeromobili Bombardier Dash 8 400 da 76 posti contro gli striminziti Dornier da 31 sedili utilizzati negli anni precedenti. In soli due mesi, nell’estate 2011 i passeggeri trasportati grazie a una novantina di voli sono stati quasi 4.000, con una copertura di oltre l’80%. E pure quest’anno, nonostante la crisi, è già quasi tutto esaurito. Da mesi. Il prossimo anno l’offerta sarà ulteriormente ampliata: oltre a giugno e luglio, anche agosto. Vendendo i pacchetti turistici pure nel Trentino del nord: Mezzocorona, val di Non e soprattutto valli di Fassa e Fiemme. Il tutto in attesa del prolungamento della pista dell’aeroporto bolzanino di 200 metri, per poter decollare con gli Airbus 319 da 120 posti, abbattendo così costi e prezzi.

ME NE VADO. Il tour operator impegnato nell’operazione si chiama Aveo, che in latino voleva dire: me ne vado. Il direttore, Josef Gatterer, illustra i dettagli di una formula vincente, studiata fin nei minimi particolari. «Prima i voli charter venivano operati sotto il marchio ombrello di AlpinaTourDolomit, poi la proprietà (il gruppo Athesia della famiglia Ebner, ndr) ha ritenuto di creare un marchio a sé, in modo che i pacchetti turistici potessero essere venduti non solo dalle nostre, bensì da tutte le agenzie di viaggi altoatesine». Niente vendite via web, per ora.
AGENZIE. Si vende solo tramite agenzia, anche perché il bacino è squisitamente locale ed è necessario spiegare per bene. «Gli altoatesini sono abituati così. Molti, a vedere i cataloghi coi 4 stelle, si spaventano perché pensano subito all’albergo di lusso in Dolomiti, con le terme». Nel Sud Italia, viene loro spiegato in agenzia, non è così: belle camere sì, ma non si spendono cifre folli. E la cucina, a quei prezzi, non ha rivali. Da nessun’altra parte. «I sudtirolesi oramai sono abituati a mangiare bene». Attualmente i pacchetti offerti coprono un range di prezzi da 800 a 1800 euro a settimana, a testa in camera doppia. I pacchetti sono da una, due o tre settimane. Ma si vendono anche i soli biglietti aerei. «Al solo volo abbiamo riservato il 10% dei posti in aereo. Si tratta di persone che hanno una casa di proprietà o prendono alloggi in affitto». Il solo volo costa fra 280 e 320 euro. «Se si prenota presto, conviene, di poco, partire da Verona. C’è una differenza di 30 o 40 euro. Prenotando da aprile in poi i nostri prezzi sono concorrenziali».
COMODITÀ. La vera chiave del successo, oltre all’aver inventato qualcosa che prima non esisteva, è la comodità. «I clienti sono soprattutto di Bolzano e dintorni, Merano, ovest dell’Alto Adige. Chi vive a Est vola preferibilmente da Innsbruck. Se vivi a Bolzano, in un quarto d’ora sei all’aeroporto, fai il check in mezz’ora prima di imbarcarti, dopo due ore sei in spiaggia». Se parti da Verona, devi arrivare al Catullo almeno due ore prima, calcolare il viaggio, il traffico in A22 o i ritardi dei treni e il trasferimento con la navetta. «Così parti già stressato. E ti stressi ancora di più quando torni». All’aeroporto di Bolzano, invece, «dall’anno scorso trovi subito parcheggio, gratis, non fai file al check in, il terminal ora è spazioso. In tre ore si passa dal letto di casa al lettino da spiaggia».
I DATI. Finora non erano mai stati resi noti, ma Gatterer non nasconde i dati, di cui va particolarmente fiero. «In otto finesettimana, fra giugno e luglio 2011, sui charter hanno volato 3.710 altoatesini. I voli sono stati quasi 90, per un totale di 4.598 posti offerti. La copertura media è stata dell’80,79%. Ma da metà giugno a metà luglio, la copertura è stata del 100%». Ossia tutto esaurito. Numeri che renderebbero felice qualunque compagnia aerea.
«Ora stiamo cominciando a vendere i pacchetti in Trentino. Siamo solo all’inizio, ma i margini di miglioramento sono ampi. Specie per chi abita a nord di Trento».

 

Per poterci guadagnare, dieci decolli in 30 ore

BOLZANO. Un meccanismo complesso, ben oliato, studiato fino al millimetro. I voli charter da Bolzano vengono effettuati da un velivolo di Austrian Airlines. Un solo aereo da 76 posti per tutte le destinazioni. Dal lunedì al venerdì, la macchina serve la tratta business da Lienz a Vienna e ritorno. Al finesettimana, anziché lasciarla a terra, si è deciso di sfruttarla al massimo.

Aveo Tours, «per tot centinaia di migliaia di euro», affitta il velivolo per almeno 8 fine settimana. L’aereo decolla alle 6 del mattino del sabato da Lienz e atterra a Bolzano. Si caricano i bagagli e si imbarcano i passeggeri per il volo Bolzano-Catania. Si ridecolla da Catania, riportando indietro i vacanzieri della settimana appena trascorsa. Si scaricano i bagagli, si pulisce, si rifornisce di carburante, si caricano i nuovi bagagli, si imbarcano i passeggeri e si ridecolla, per Cagliari. Da qui si ritorna a Bolzano, sempre riportando a casa i turisti a fine vacanza. Di nuovo tutte le operazioni a terra e nel giro di mezz’ora si ridecolla per Lamezia Terme, da dove poi si ritorna atterrando intorno alle 22. Il mattino della domenica il volo vai e vieni da Olbia, di gran lunga il più amato dai bolzanini.
Infine, a mezzogiorno il Dash 8 400 ridecolla per Lienz, per essere preparato per il servizio business alla volta di Vienna. I charter non sono puntuali come gli aerei di linea, ma finora un ritardo vero è capitato solo una volta: guasto al velivolo fermo a Bolzano, se ne è dovuto far decollare un altro dall’Austria. Ma si è risolto tutto in un paio d’ore.

 

Sul prezzo pesa il trasferimento

BOLZANO. Attualmente, si riescono a organizzare i voli charter facendoli pagare cifre accettabili, ma non basse. Il motivo è semplice: pur utilizzando un unico velivolo, in giro come una trottola per tutto il sabato e la domenica mattina, ci sono dei costi in più da sostenere. Come spiega il direttore di Aveo Tours, Josef Gatterer, «due voli viaggiano vuoti: il Lienz-Bolzano del sabato e il Bolzano-Lienz della domenica».

Altrettanto ovviamente, i costi del trasferimento della macchina dall’Austria a Bolzano e viceversa devono essere spalmati sui voli charter. «Sono quattro destinazioni, e così il prezzo non sale più di tanto». L’ottimo sarebbe però avere la macchina stanziale a Bolzano. Questo, sostiene Gatterer, «sarà possibile dal 2014». A fine 2012 la Provincia indirà il bando di gara per la tratta Bolzano-Roma, «che è remunerativa e potrebbe risultare appetibile per gli austriaci». In tal modo gli aeromobili, tutti da 76 posti contro gli attuali 31 dei Dornier di Air Alps, sarebbero già disponibili in loco. «Le spese sarebbero così abbattute, perché non ci sarebbero da pagare due viaggi a vuoto». La gara è a novembre, troppo tardi per la stagione charter 2013. «I contratti li stipuliamo verso agosto-settembre, per cui nel 2013 ci serviremo ancora del velivolo di Lienz».
Per il futuro, il meglio del meglio, soprattutto dal punto di vista della sostenibilità economica, «sarebbero gli Airbus 319 da 120 posti, non a elica ma a reazione». Con la pista prolungata di 200 metri, «saranno in grado di operare».
Più passeggeri per macchina, meno spese per il venir meno del trasferimento. «Il costo dei pacchetti diminuirebbe e si sarebbe in grado di riempire gli aerei, che già ora, almeno da metà giugno a metà luglio, sono strapieni». Un ulteriore passo avanti, a detta di Gatterer, sarebbe il volo di linea per Francoforte. «La tratta Bolzano-Monaco non ha senso, troppo vicina come meta. Francoforte invece aprirebbe grandi possibilità, perché da lì si può andare ovunque». Voli intercontinentali compresi. «Non solo per i turisti, sarebbe un passo avanti importante forse ancora di più per il mondo degli affari». A proposito di turismo, Aveo sta studiando la possibilità di avviare voli charter invernali da Gran Bretagna, Germania, Paesi Baltici, Russia. «A Innsbruck non c’è più nemmeno uno slot libero in inverno, specie per noi, che porteremmo i turisti a sciare in Alto Adige. L’Abd sarebbe l’ideale, anche perché non ha i problemi di Innsbruck, con la neve e il fastidioso Föhn che soffia sempre. Atterrare a Bolzano, ce lo dicono i piloti, è molto ma molto più semplice». 

 

Alto Adige (01/04/12)