Alto Adice 12/09/2009 (Fri-El, Gostner)

13.12.2009 19:08

Hangar Fri-El all'aeroporto di San Giacomo scavalcato il Comune di Bolzano

Aeroporto. Tutto deciso da Provincia ed Enac. Il municipio: è un’opera privata, occorreva la nostra licenza

Partiti i lavori per la nuova aviorimessa ma senza concessione edilizia

di Davide Pasquali

BOLZANO. Comune ancora una volta scavalcato dalla Provincia. Stavolta si tratta di una nuova aviorimessa all’interno dell’aeroporto. Un hangar di notevoli dimensioni, realizzato da un’azienda privata per uso privato, ossia per ricoverarvi i propri «jet» aziendali. Il tutto su terreno del demanio statale - ma pur sempre all’interno del territorio comunale - grazie a un’intesa fra Ente nazionale aviazione civile e Provincia. Il Comune aveva dato parere positivo all’intesa, fermo restando che il committente avrebbe dovuto richiedere regolare concessione edilizia, rispettando le norme di attuazione del Puc, e pagare i relativi oneri di urbanizzazione primaria. E invece, i lavori sono cominciati senza concessione comunale e non si è saldato alcunché. Ora il Comune chiede spiegazioni: convocato in municipio il direttore dei lavori.
Lo scheletro metallico dell’aviorimessa fa bella mostra di sé dalla rotonda Einstein-Galvani. Fa una certa impressione, perché sono la bellezza di circa 20mila metri cubi, eretti in meno di tre settimane. I più pensano si tratti di un nuovo hangar di una compagnia aerea civile per trasporto passeggeri, e invece è l’aviorimessa realizzata per la Fri-El Spa della famiglia Gostner, per ricoverarci dentro i jet aziendali.
Per Stato e Provincia è tutto assolutamente in regola: delibera di giunta all’unanimità, ok della Tutela paesaggio, autorizzazioni dell’Enac. In Comune, invece, c’è più di qualche perplessità. Ieri mattina all’ufficio edilizia è arrivata una segnalazione: al cantiere niente cartello con i prescritti dati del progetto. E così i tecnici hanno scoperto che il cantiere era partito. Niente richiesta di concessione edilizia, niente comunicazione di inizio lavori, niente comunicazione della cubatura esatta su cui calcolare gli oneri di urbanizzazione primaria, niente Documento unico di regolarità contributiva, niente piano sicurezza. Funzionari di Enac e Provincia spiegano che non ce n’è bisogno, perché l’intesa Stato-Provincia contiene in nuce la concessione edilizia. Trattandosi di opere statali, per autostrade, ferrovie e aeroporti il Comune non c’entra. I tecnici comunali, però, sono di tutt’altro avviso. Non trattandosi di un’opera direttamente realizzata da Stato o Provincia né di un’opera di conclamato interesse pubblico (considerata anche la natura giuridica del committente), bensì di opera privata, la procedura da adottare sarebbe dovuta essere quella della concessione edilizia ordinaria, avallata dalla preposta commissione consiliare. Da una visura camerale sulla Fri-El Spa non risultano infatti finalità prevalentemente pubbliche, né il capitale risulta prevalentemente pubblico. Come minimo, spiegano in Comune, a inizio lavori si dovrebbero saldare gli oneri di urbanizzazione primaria: acqua, fognatura, luce. Peccato che senza aver ricevuto comunicazione di inizio lavori il Comune non possa avviare l’iter per incassare gli oneri. Per il momento l’assessorato ha scelto la strada soft, chiedendo delucidazioni. Ma in teoria, spiegano i tecnici comunali, potrebbe anche essere richiesta la sospensione dei lavori.


«E gli oneri di urbanizzazione?»

MARIA CHIARA PASQUALI

«D’accordo che c’è l’intesa Enac-Provincia, ma proprio non si capisce perché non sia stata richiesta la concessione edilizia in Comune». Lo dichiara l’assessore comunale all’urbanistica Maria Chiara Pasquali. «Il progetto doveva essere valutato dalla commissione edilizia, come qualsiasi altro relativo a edifici produttivi in zona produttiva, come specificato nel Puc». Nei prossimi giorni, il progettista, nonché direttore dei lavori, verrà convocato in municipio, «per chiarire». Come minimo, «si dovranno prendere accordi per l’urbanizzazione primaria e la relativa corresponsione di oneri».

«Preferisco non commentare»

JOSEF GOSTNER

Sul progetto della nuova rimessa, il vicepresidente di Fri-El, Josef Gostner, precisa: «Preferisco non dire niente, per non creare problemi. Quando si parla di aeroporto c’è sempre di mezzo la politica, perché in tanti non lo vogliono». L’hangar, dice Gostner, sarà pronto fra due mesi. «Poi spiegheremo volentieri di cosa si tratta». Alla domanda se verrà usato per il ricovero di velivoli aziendali o magari per altro, il vicepresidente della Spa è criptico: «Tutte le porte sono aperte, vedremo». A questo punto, l’ipotesi è che si stia prefigurando l’istituzione di un servizio di jet a noleggio. O qualcos’altro...