Alto Adige 19/02/2011 (aeroporto)

20.02.2011 15:41

«L’aeroporto ha un valore strategico»

BOLZANO. «Bolzano deve trovare un suo ruolo e strutture architettoniche e infrastrutture viarie hanno un’importanza notevole», dice Luis Durnwalder.
 Presidente, ci sono novità sull’aeroporto?
 
«L’aeroporto deve essere modernizzato, adesso faremo il nuovo parcheggio. Poi si tratta di adeguare la pista a 1400 metri, attualmente è lunga 1200 metri. Negli incontri con la popolazione in linea di massima i residenti anche a Laives dicono che non ci sono grandi problemi, poi vedremo quando inizieranno i lavori e allora magari si tornerà a protestare. Di recente ho avuto un incontro con una delegazione: verrebbero a Bolzano 300 parlamentari da tutto il mondo per studiare il modello altoatesino sulle minoranze. Vorrebbero tornare qui, dopo esserci già stati in passato. La prima domanda che mi hanno posto è stata: “C’è un aeroporto?”».
 Ma lei vuole veramente che Bolzano diventi capoluogo a tutti gli effetti?
 
«Bolzano deve trovare il suo ruolo, proporre la propria identità. Abbiamo industrie, Portici, Ötzi, manca ancora un ruolo definito e non può essere che quello di centro vitale nel cuore d’Europa, magari potenziando l’aspetto di città congressuale. Ad esempio, serve un centro congressi da 1000 persone. Ho già fatto una proposta: chiudere la parte all’aperto della fiera e ci sarebbe posto per una sala congressuale da 800 persone».
 La Provincia ha i mezzi per realizzare quello che vuole. Ci riuscite sempre? A Palazzo Widmann non si fanno mai errori?
 
«Ne facciamo anche noi. Ad esempio in val Pusteria: avremmo dovuto costruire una Me-Bo fino a Brunico, ma per le proteste abbiamo lasciato due corsie, senza pensare che un domani dovremo intervenire con una spesa ancora maggiore, rispetto a quella che avremmo avuto se avessimo realizzato 4 corsie da subito per la strada statale. Anche la Mebo non la volevano, ma guardate adesso come è diventata importante».
 I rapporti tra Provincia e Comune capoluogo possono migliorare?
 
«Anche noi abbiamo una piccola parte di colpa sul piano della collaborazione, dovremmo parlarci di più. Ma concretemente, non solo durante feste e inaugurazioni»
 La Svp bolzanina non potrebbe fare di più visto che è il gruppo più numeroso in maggioranza?
 
«Ma è comunque solo un quinto dell’intero consiglio comunale, poco per poter decidere appieno sulle vicende della città. Chiedo al Comune solo più concretezza: penso anche al nuovo polo bibliotecario e subito si litiga su consiglio d’amministrazione e proprietà dei libri. Ma l’utente se ne frega, vuole il libro che cerca e poi leggerlo in un ambiente confortevole. Basta un cda magari con la rotazione dei vertici per gruppo linguistico».

 

Alto Adige 19/02/201