I comuni della bassa atesina dicono SI all'aeroporto

08.04.2011 00:53

Bronzolo e Vadena: sì all’aeroporto 


BRUNO CANALI


LAIVES. I sindaci di Laives, Bronzolo e Vadena, insieme a quello di Bolzano a confronto su diversi temi di attualità, in un incontro promosso dall’Upad per tutti i sindaci di madrelingua italiana della nostra provincia.
 Così si sono trovati di fronte Luigi Spagnoli, primo cittadino di Bolzano, Liliana Di Fede, sindaco a Laives, Benedetto Zito di Bronzolo e Alessandro Beati per Vadena.
 Uno dei temi affrontati durante il dibattito è stato quello del potenziamento dell’aeroporto di San Giacomo. Su questo, tra Liliana Di Fede e i colleghi di Bronzolo e Vadena la posizione è diversa. Il primo cittadino di Laives ha nuovamente manifestato preoccupazione per l’impatto che un eventuale ampliamento avrà sull’abitato di san Giacomo, ribadendo di auspicare una “compensazione” da parte della Provincia.
 Benedetto Zito e Alessandro Beati invece hanno puntato l’attenzione sulla componente emotiva dell’intera vicenda. «Non bisogna ragionare solo con la pancia - ha detto Zito - ma bisogna tenere presente che un aeroporto esiste già e con quello si debbono fare comunque i conti».
 Anche Alessandro Beati è sulla stessa lunghezza d’onda perché parla di «attenzione a non farsi trascinare esclusivamente dall’emotività. Io ho avuto contatti anche con le autorità militari in occasione dei festeggiamenti per l’unità d’Italia - aggiunge il sindaco di Vadena - e mi hanno confermato che l’aeroporto di San Giacomo è assolutamente strategico. Oltre all’esercito ci sono i Carabinieri e la Guardia di Finanza e quindi, anche se smettessero i voli di linea, rimarrebbero loro e tutta la parte dei voli sportivi, che pure ha un peso. Invece non è ancora chiaro se esista o meno uno studio economico. Per questo consiglierei prudenza nell’affrontare il discorso».
 Tutti quattro i sindaci comunque hanno convenuto sulla necessità di fare un ragionamento razionale per quanto riguarda le prospettive dell’aeroporto, senza farsi condizionare dalle emozioni. «In questo senso - hanno detto - eventualmente occorrerà fare opera di convincimento sulla Svp della Bassa Atesina, un compito soprattutto del presidente della Provincia e di chi, anche nella Stella Alpina, è a favore dell’ampliamento».


Alto Adige 07/04/2011